교황은 한국을 방문할 때, 이미 메시지를 중국에 보냈다. 그러나 귀국 길에도 그들과 대화하고 손을 맞잡고자 하는 의중을 감추지 않았다. 이탈리아로 되돌아오는 길에 프란치스코 교황은 중국에 이렇게 편지를 썼다. “대한민국을 방문하고 로마로 돌아오는 길에 귀하와 귀하의 국민들 모두에게 저의 간절한 염원을 다시 한 번 표하면서 여러분의 나라에 주님의 축복이 내리길 기도합니다.” 이 글은 프란치스코 교황이 시진핑 주석에게 쓴 글이고 대한 항공의 비행기가 중국 영공을 통과할 때 보낸 것이다.
지난 수요일 이전까지 중국 영공을 통과한 교황은 그 누구도 없었다. 중국의 젊은이 그룹의 교황과의 만남도 없었다. 이번에 개최된 아시아 청년대회 이전에는 없었다. 아시아 청년대회를 위해 중국은 공식적으로 70명을 보냈고 그들 곁에는 다른 경로로 참가한 240명의 중국 젊은이들도 있었다. 그리고 400명의 타이완 젊은이들, 550명의 홍콩 젊은이들도 있었고 20명의 마카오 젊은이도 있었다. 가톨릭 중국 젊은이들은(240명) 국가권력이 만든 관료주의의 장애물이 있었음에도 불구하고 대한민국의 social network을 이용하여 개인적으로 신청하여 참석하였다고 한국의 행사 주관 부서에서 확인하여 주었다.
지난 수요일 한국으로 오면서 비행기 안에서 프란치스코 교황은 시진핑 주석에게 다음과 같이 글을 썼다. “저는 귀하와 귀하의 국민에게 최고의 예를 표하면서, 귀하의 민족에게 평화와 안녕이 머물도록 주님께 축복을 간청합니다.” 이와 같은 교황의 제스처는 베이징에서 환영하며 받아들였다고 중국 외무성 대변인 후아 추닝은 말했습니다. “우리는 프란치스코 교황님의 관심을 수용했습니다. 중국은 바티칸과의 관계가 개선되도록 언제나 정직했습니다. 우리는 이와 같은 긍정적 의미의 노력을 언제나 했습니다.” 그리고 중국의 애국교회의 비공식적 대변인으로서 마태오 젠 쑤에비 신부는 이와 같은 일련의 것들을 “소통을 위한 진일보”라고 평가 했습니다. 중국 교회는 여전히 로마와 일치하고 있는 지하교회와 애국교회와의 갈등을 지니고 있습니다. 이 신부가 낙관하며 말하길, “우리는 희망이 있습니다. 언젠가 중국과 바티칸 사이에 외교적 관계가 형성될 것이고 교황님은 중국을 방문하게 될 것입니다.”
이제 프란치스코 교황이 이탈리아를 벗어난 3번째 사도적 여행이 종료되었다. 브라질 리우 데 자네이로에서의 세계청년대회와 요르단과 예루살렘의 성지순례 그리고 대한민국의 여행이 그것이다. 5일간의 여행, 다섯 곳의 방문, 10번의 담화문, 대전과 해미에서의 수천의 청년들과의 만남이 있었다. 아시아 국가들과 문화를 향해 외교적 대화만을 위해 손을 내민 것은 아니었다. 중국과 북한까지도 지향한 것들이었다. 사목적 지침들은 연대와 포옹과 지지의 의미에서 사회의 가장 약한 사람들을 위한 것들이었다.
교황의 비행기는 한국 시간으로 오후 1시에 서울 공항을 이룩하여(이곳시간으로는 오전 6시) 11시간의 여행 뒤에 참피노 공항을 통해 귀국할 것이다. 이탈리아 시간으로 오후 5시 45분경으로 예측된다.
서욱 대교구 염수정 추기경은 주교좌에서 교황에서 인사하면서 이렇게 요청했다. “저희를 위해 기도해 주십시오. 우리 한반도와 세계의 평화가 온전히 실현되도록 저희를 위해 기도해 주십시오. 저희가 최선을 다하도록 기도해 주십시오.” 그리고 교황께 감사하며 말했다. “당신께서는 최고로 교회의 멋진 모습을 보여주셨습니다.”
아마도 교황께서는 귀국길의 비행기 안에서, 당신과 함께 여행하는 11개국의 72명의 기자들 앞에서 회견을 하실 것이다.
바티칸 인사이더
Domenico Agasso jr
Roma
Aveva già mandato un messagggio all’andata, ma non ha voluto perdere neanche questa occasione per dimostrare la volontà di dialogo e tendere la mano alla Repubblica Popolare Cinese. Anche durante il volo che lo sta riportando in Italia papa Francesco ha scritto alla Cina: «Ritornando a Roma dopo la mia visita in Corea, desidero rinnovare a lei eccellenza e ai suoi cittadini l'assicurazione dei miei migliori voti, e invoco la divina benedizione sulla sua terra». È questo il testo che Papa Bergoglio ha indirizzato al presidente Xi Jinping, nel momento in cui l'aereo papale della Korean Airlines è passato sul territorio del paese.
Nessun altro Pontefice, fino a mercoledì, aveva mai sorvolato al Cina, né mai un gruppo di giovani cinesi aveva partecipato prima a un incontro con il papa, come è accaduto in occasione della Giornata della gioventù dell'Asia, alla quale hanno presenziato, accanto ai sessanta giovani arrivati ufficialmente dalla Cina, la cui presenza è stata confermata dagli organizzatori coreani del raduno, altri 240 ragazzi giunti dalla Cina Popolare, quattrocento da Taiwan, 550 da Hong Kong e venti da Macao. I giovani cattolici cinesi giunti al di fuori della delegazione sono riusciti ad arrivare nonostante gli ostacoli burocratici posti dalle autorità perché ciascuno di loro si è organizzato individualmente il viaggio all'estero contattandosi solo successivamente sui social network per darsi appuntamento in Corea del Sud.
Durante il volo che mercoledì lo portava a Seul, Francesco aveva scritto al presidente Xi Jinping: «Rivolgo i migliori auguri a vostra eccellenza e ai suoi concittadini e invoco le benedizioni divine di pace e benessere sulla nazione». Un gesto accolto positivamente a Pechino, dove il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha commentato: «Abbiamo ricevuto le osservazioni di papa Francesco. La Cina è sempre stata sincera nel migliorare le sue relazioni con il Vaticano e ha sempre fatto sforzi positivi in questo senso». Anche padre Mathew Zhen Xuebi, portavoce informale della Associazione patriottica che in Cina rappresenta una sorta di Chiesa “autocefala” in perenne conflitto con quella (sotterranea) in comunione con Roma, ha parlato di «un passo in avanti per migliorare la comunicazione». «Abbiamo la speranza - ha confidato il sacerdote - che un giorno Cina e Vaticano possano stabilire rapporti diplomatici e che il Papa sarà in grado di visitare la Cina».
È terminata dunque la visita di papa Francesco in Corea del Sud, terzo pellegrinaggio apostolico fuori dei confini italiani dopo quelli in Brasile a Rio de Janeiro per la Giornata mondiale della Gioventù e in Terrasanta. Cinque giorni, cinque località, dieci discorsi, gli incontri con migliaia di giovani a Daejon e Hemi. Mano tesa alle culture e Stati asiatici per un dialogo non solo diplomatico, guardando dunque alla Cina e alla Corea del Nord. Forte appoggio alla Chiesa coreana fondata dai laici. Indicazioni pastorali indirizzate nel senso della solidarietà, inclusione, sostegno ai più deboli della società.
L'aereo papale è decollato dalla base aerea di Seul alle 13 ora locale, quando in Italia erano le 6. E il rientro all'aeroporto romano di Ciampino, dopo 11 ore di volo, è previsto intorno alle 17,45 ora italiana.
L'arcivescovo di Seul, cardinale Andrew Yeom Soo-jung, salutando il Papa in cattedrale, gli ha chiesto «di pregare per noi affinché ci impegniamo per realizzare la piena pace nella nostra penisola e nel mondo». E lo ha ringraziato perché «in ciascun momento - ha detto il Cardinale - lei ha mostrato l'aspetto migliore della Chiesa».
È probabile che durante il volo Papa Bergoglio tenga una conferenza stampa per i 72 giornalisti da 11 testate internazionali che viaggiano con lui.